Cassia BIS

Piano delle indagini archeologiche

Questa pagina vuole essere uno strumento per impostare il lavoro di individuazione e descrizione delle aree che saranno interessate dalle indagini archeologiche. Siamo ancora nella fase descritta dall'art. 96 a), quindi si può ricorrere a forme di progettazione semplificata. Queste devono comunque necessariamente prevedere (secondo la circolare 1/2016) i seguenti elaborati: - posizionamento cartografico delle aree sottoposte ad indagine sulla planimetria di progetto, nonché sulla carta della potenzialità archeologica; - relazione tecnica sulle modalità operative dello scavo, nonché sulle condizioni di logistica e sicurezza del medesimo; - previsione economica, organigramma e cronoprogramma

La stessa circolare ricorda che "Saggi e scavi archeologici sono necessari ai fini della valutazione complessiva dell’impatto dell’opera, pubblica o di interesse pubblico, sul contesto di interesse archeologico. Occorre tuttavia aver chiare le finalità dell’archeologia preventiva, il cui scopo primario è quello di preservare il patrimonio archeologico sepolto (i cd. “depositi archeologici”). Pertanto le indagini dirette per loro natura distruttive delle stratigrafie e dei contesti più superficiali devono essere limitate all’accertamento delle caratteristiche, dell’estensione e della rilevanza delle testimonianze individuate."

Pertanto le indagini sono concentrate nelle aree considerate a rischio più alto, con lo scopo di individuare e delimitare l'estensione di eventuali giacimenti archeologici. Sono più fitte ed estese (trincee di 20 x 3 metri) nelle aree individuate dalla carta del rischio archeologico; più limitate (saggi di 6 x 6 metri) e diradate nelle altre aree. Sono state posizionate 92 trincee (5.520 mq)e 79 saggi (2.844 mq). L'area complessiva è di 8.364 mq, circa lo 0.81% della superficie totale interessata dai lavori.

Trincee e saggi sono stati raggruppati in gruppi omogenei, chiamati settori, sulla base della pertinenza ad una stessa realtà archeologica (ad esempio l'area di San Martino) o semplicemente per contiguità geografica. I 14 settori individuati sono stati a loro volta raggruppati in 6 aree, ognuna contenente da 1 a 3 settori. Il raggruppamento in aree ha scopo essenzialmente organizzativo: a capo di ciascuna area verrà posto un responsabile che coordinerà le attività all'interno dei settori e risponderà a sua volta al direttore di scavo. In questo modo sarà possibile procedere su più fronti contemporaneamente, con un notevole risparmio di tempo.

Area I

9 saggi, 15 trincee (1.224 mq)

Settore 1 - Monterosi

Nelle vicinanze dell'opera in costruzione sono stati recentemente effettuati alcuni sondaggi di scavo che hanno restituito resti di epoca romana pertinenti con ogni probabilità ad una villa. Inoltre è attestata in zona una strada basolata antica ricalcata da un sentiero moderno, che costeggia il lato S del lago e prosegue verso Nepi.

Le indagini hanno come obiettivo primario l'individuazione di tale percorso antico, con trincee perpendicolari al presunto andamento della strada posizionate secondo le informazioni bibliografiche e le tracce sul terreno.

In base ai risultati dei carotaggi effettuati a scopo geognostico, il paleosuolo si trova ad una profondità che varia tra i 2 e i 2,50 metri.

Settore 2 - Svincolo per Nepi

In questo settore sia il percorso della nuova via Cassia che lo svincolo che la collega alla strada per Nepi interferiscono con emergenze archeologiche attestate in bibliografia. In particolare a sud del percorso di progetto si trova una piccola cisterna a pianta rettangolare in opera cementizia a scaglie di selce e paramento in opus reticulatum (CB06). Nei pressi una vasta area di frammenti fittili (ceramica comune, anfore, tegole, tessere di mosaico bianco e piccoli frammenti di marmo) fa pensare alla presenza di strutture abitative di epoca romana.

A nord, il tracciato dello svincolo per Nepi attraversa una seconda area area di frammenti fittili (tegole e ceramica comune) forse collegata alla precedente.

In uno dei carotaggi effettuati in zona (SV05P_bis) sono stati rinvenuti frammenti pertinenti a laterizi di epoca antica ad una profondità di circa 1 metro.

Area II

4 saggi, 21 trincee (1.404 mq)

Settore 3 - San Martino

Questo è, insieme al settore 14, quello a più alto rischio per la presenza di numerosi resti archeologici attestati da bibliografia e confermati da scavi recenti.

E' considerato un'area a se stante (Area II) proprio per l'abbondanza e la qualità dei rinvenimenti. Si segnalano in particolare le strutture murarie poste a nord del percorso di progetto, attestate sul pianoro collinare e pertinenti con ogni probabilità ad una grossa villa, e un diverticolo basolato della Cassia, che procede in direzione sud e attraversava il fosso Valdiano, immediatamente a sud della Cassia, su un ponte di cui si intravedono ancora i resti delle spalle.

L'area risulta frequentata anche in età post antica, probabilmente come area di sosta sul percorso dei pellegrini lungo la via Francigena.

Area III

19 saggi, 20 trincee (1.884 mq)

Settore 4 - Piano del Fucino

Questo, come i successivi settori, è caratterizzato dalla presenza di numerose aree di materiali fittili pertinenti in molti casi ad edifici rurali e cisterne(attestazioni di tegole, ceramica e opus signinum).

Fatto ancor più importante ai fini della nostra ricerca è che l'area, lontana da centri abitati e vie di comunicazione, non è stata mai oggetto di indagini archeologiche dirette. Quindi la scarsità di segnalazioni può essere del tutto casuale.

Le trincee e i saggi previsti sono collocati con lo scopo di coprire in maniera uniforme l'area. Si segnala al limite est del settore la presenza, attestata dalla bibliografia, di una strada basolata.

Settore 5 - Monte Fosco

Come il precedente settore, anche qui sono attestate numerose aree di frammenti fittili, una delle quali (CB 39) parzialmente attraversata dal percorso di progetto.

L'elemento archeologicamente più significativo è tuttavia la presenza di due percorsi viari in tagliata, con andamento nord sud. Lungo tali vie sono stati rinvenuti almeno due complessi ipogei dei quali uno sicuramente riferibile ad ambito funerario. Le trincee e i saggi previsti in questa zona hanno come obiettivo principale l'individuazione di tali percorsi e di eventuali strutture ad essi collegati.

Settore 6 - Caporipa

L'elemento più importante è la villa (CB 44), segnalata dal Duncan al centro di una vasta altura situata al limite est del settore. La villa, leggibile in pianta, presentava un cortile aperto sul lato E e due ali verso N. La zona presentava un'alta densità di frammenti fittili (tegole, ceramica comune, sigillata, vernice nera, mattoni, tessere di selce, blocchi di tufo, frammenti di opera cementizia e vetro) oltre che ad un fr. di lucerna e un fr. di macina rotonda. Il sito è attraversato dal percorso di progetto

Altro elemento importante in questo settore è la strada ricalcata da un sentiero moderno proveniente da Sutri e diretta probabilmente a Blera, riconosciuta da Duncan come etrusca e attraversata in due punti dal percorso di progetto.

Area IV

17 saggi, 8 trincee (1.092 mq)

Settore 7 - Capranica scalo

Da questo punto in avanti i settori sono caratterizzati dalla vicinanza ai grandi percorsi viari (via Cassia antica e diverticolo Cassia-Clodia) ed alle strutture ad essi legati.

L'area intorno a Capranica scalo, in particolare, vede la presenza in più punti di numerose tombe a cappuccina rinvenute durante lavori agricoli. Inoltre ad ovest del diverticolo Clodia Cassia, che corre a circa 250 metri dal percorso di progetto, si segnala una villa testimoniata da un'ampia porzione di pavimento in cocciopesto. Nei pressi è stata rinvenuta iscrizione etrusca su un blocco di arenaria in due pezzi, forse relativo ad un monumento oronario etrusco, riutilizzato in età romana come condotto terminale di una fontana.

Settore 8 - Casa san Leonardo

L'elemento principale di questo settore è la via Cassia antica che è attraversata dal percorso di progetto all'altezza di casa san Leonardo.

Si segnalano inoltre due strutture idriche, tra cui una cisterna in opera cementizia a schegge di selce e pietra locale di colore rossastro, di cui rimangono parte dei muri meridionale e occidentale. A circa 50 mt a Nord di questi resti si segnala un'area di frammenti fittili (tegole, ceramica comune e pezzi di cocciopesto).

Settore 9 - Querce d'Orlando

In questo settore si segnala la presenza di una villa (CB 64) in un'area parzialmente attraversata dal percorso di progetto. In un noccioleto frammenti di tegole, cubilia, anfore (un'ansa di forma Dressel 2/5), sigillata africana A, ceramica comune. Sul terreno è stato ritrovato un rocchio di colonna di tufo con il fusto di cm 35 di diametro, con scanalature, sormontato da un echino separato dal fusto da una serie di tondini sommariamente resi; l'interno è cavo.

.

Area V

24 saggi, 10 trincee (1.464 mq)

Settore 10 - Capannacce

Il settore presenta due aree ad alta concentrazione di resti archeologici. A sud, in corrispondenza dello svincolo che unirà la nuova alla vecchia via Cassia, si trova infatti il sito dell'antica Vicus Matrini. Nel Casale delle Capannacce presenti numerosi e notevoli frammenti fittili. Da segnalare in particolare un frammento di bassorilievo in peperino con rappresentazione di Mitra Tauroctono; un'epigrafe nel muro esterno SE del casale, incisa su un frammento di marmo probabilmente parte di una trabeazione. Segnalate altre iscrizioni e un'urna cineraria in marmo.

Nella parte nord del settore, inoltre, il percorso di progetto attraversa in lovalità Botte il sito CB 75. Qui è presente un muro, pertinente a una cisterna, lungo circa mt 10,20 e spesso mt 1,10. In cima alla collina a circa 50 mt a Sud della cisterna, scavi clandestini hanno messo in luce resti di un muro in opera reticolata di tufo e tessere di mosaico bianche a cui è stato sovrapposto un cocciopesto. I resti sono sicuramente pertinenti a una villa in evidente connessione con la cisterna.

Settore 11 - Mazzacotto

In questo settore non sono attestate evidenze archeologiche lungo il percorso di progetto, ma il fatto che in alcuni tratti la via Cassia antica passi a meno di 150 metri di distanza rende oppurtune adeguate indagini. Per cui ai saggi 6 x 6 metri sono affiancate anche due trincee per meglio indagare eventuali strutture o sepolture legate al percorso viario antico.

Settore 12 - Forcassi

Il settore è caratterizzato dalla vicinanza all'antico sito di Forum Cassii e dalla presenza della via Cassia antica che qui viene attraversata dal percorso di progetto. Poco a nord è stato inoltre rinvenuto un ponte romano che permetteva all'antica via di attraversare il fosso di Noce Guerra.

Area VI

6 saggi, 18 trincee (1.296 mq)

Settore 13 - Quartuccio

In località Quartuccio è attestata una villa di età tardo-republicana. E' segnalato un ambiente seminterrato con pavimento in cocciopesto e copertura a botte. Sul lato est della collina si accede ad un complesso ipogeo di grandi dimensioni a forma di "U" relativo ad un criptoportico. Si segnalano inoltre un gran numero di ambienti semisepolti.

Inoltre il percorso di progetto attraversa un diverticolo basolato della via Cassia.

Settore 14 - Petrignano

Nel corso delle indagini preventive alla realizzazione della strada a quattro corsie che porta a Viterbo, alla quale si unirà il nuovo percorso in progetto, sono stati rinvenuti numerosi resti archeologici pertinenti all'antica via Cassia e a strutture ad essa legate. In particolare una villa, nella parte più a nord, e numerose sepolture lungo la via



Stima dei tempi e dei costi


Per una stima dei tempi e dei costi degli interventi di scavo (sia chiaro, programmazione di massima e ancora da ultimare) passate alla sezione Project Management cliccando sull'immagine qui sotto

. .